Papa Leone XIV al Congresso della PAMI rilancia il ruolo della Chiesa di porre “domande scomode”. Le sue dichiarazioni.
Settimana impegnativa per Papa Leone XIV, che nei giorni scorsi ha fatto parlare di sé anche per la scelta anti-Bergoglio del nuovo autista. Al centro dell’attenzione c’è pra il suo intervento al Congresso della Pontificia Accademia Mariana Internationalis (Pami), dove ha delineato una visione di Chiesa che non ha timore di affrontare le sfide del presente e che, come ha affermato, “non rinuncia a porre a se stessa, agli altri e a Dio domande scomode“.

Il confronto con presidente israeliano Isaac Herzog
Sempre in questa settimana anche l’incontro tra Papa Leone XIV e il presidente israeliano Isaac Herzog, avvenuto il 4 settembre in Vaticano. La visita, richiesta da Israele, è avvenuta a poco più di un mese dal secondo anniversario dell’attacco terroristico del 7 ottobre ed è stata accompagnata da misure di sicurezza straordinarie.
Durante i colloqui, durati quasi tre ore, la Santa Sede ha ribadito la necessità di garantire “un futuro al popolo palestinese” e ha sottolineato come “la soluzione dei due Stati” sia l’unica via per uscire dal conflitto. Si è parlato anche della situazione in Cisgiordania e della “importante questione di Gerusalemme“.
“La Chiesa non rinunci a porre domande scomode”
Nel suo intervento al Congresso, riporta Italpress, Papa Leone XIV ha proposto una riflessione profonda sul ruolo spirituale e culturale della Chiesa: “Una Chiesa dal cuore mariano custodisce e comprende sempre meglio la gerarchia delle verità di fede“, ha detto il Pontefice, indicando l’importanza di un approccio che tenga insieme “ragione e affetto, corpo e anima, universale e locale, persona e comunità, umanità e cosmo“.
Con parole forti, il Santo Padre ha richiamato l’urgenza per la Chiesa di non tirarsi indietro di fronte alle sfide e agli interrogativi contemporanei: “È una Chiesa che non rinuncia a porre a se stessa, agli altri e a Dio domande scomode e a percorrere le vie esigenti della fede e dell’amore“. In questo senso, la contemplazione diventa anche strumento di protezione contro le distorsioni della realtà: “Contemplare il mistero di Dio e della storia con lo sguardo interiore di Maria ci mette al riparo dalle mistificazioni della propaganda, dell’ideologia e dell’informazione malata“.